Evitare le Trappole: Domande da Non Fare ai Tarocchi

Ci siamo passati tutti, dai.

Quella sensazione un po’ a metà tra la curiosità e il panico, quando stai per fare una lettura di tarocchi e ti chiedi: “Che cavolo devo chiedere?”. E ancora peggio: “E se sbaglio domanda?”.


Eh già, perché anche se i tarocchi sono uno strumento meraviglioso, profondo, a volte pure un po’ magico non sono un motore di ricerca.

Non è che butti lì qualsiasi cosa e ti aspetti una risposta perfetta tipo “entro il 17 giugno lui tornerà e mi porterà una pizza margherita con cipolle”.

Non funziona così.

In questo articolo voglio parlarti proprio di quelle domande che sarebbe meglio evitare. Non perché siano “sbagliate” in senso assoluto, ma perché possono mandare fuori rotta la lettura.

Confondere le acque.

O peggio ancora… illudere.

Perché alcune domande sono un problema?

Facciamo un passo indietro.


Quando tiri fuori le carte, che tu sia lettrice esperta o alle prime armi, l’idea non è quella di indovinare il futuro con precisione svizzera, ma di aprire un dialogo, di creare una connessione con il tuo intuito, con l’energia del momento, con i simboli potenti che i tarocchi rappresentano.

Ora, immagina di iniziare una conversazione profonda con una persona e le chiedi, tipo: “Tra 3 mesi, esatti, cosa starò facendo, a che ora, con chi?”.

Capisci che, insomma… la conversazione si blocca. È troppo.

Troppo preciso, troppo mentale, troppo “voglio il controllo su tutto”.

Ecco, le domande “trappola” fanno proprio questo. Imprigionano l’energia, anziché lasciarla fluire.

Le domande da NON fare ai Tarocchi (e perché)

Ecco una lista – non esaustiva ma abbastanza utile – di domande da evitare quando ti avvicini a una lettura.

1. “Quando succederà X?”

Motivo: I tarocchi non sono un orologio svizzero.
Spesso le domande legate al tempo generano frustrazione. Non perché le carte non possano dare indicazioni temporali, ma perché… sono sfumate.

Magari ti danno una sensazione, un’energia di attesa o di velocità, ma il rischio è che tu ti incolli a quella data e non vivi più il presente.

Meglio chiedere: “Cosa posso fare per favorire che X accada?” oppure “Qual è l’energia attorno a questa situazione?”

2. “Lui/lei mi ama?”

Motivo: È una domanda troppo chiusa e soprattutto troppo carica.
Cosa intendi per “amare”? In che modo? Da quanto? E che tipo di amore? È amore romantico, affetto, dipendenza, abitudine?


Chiedere ai tarocchi “mi ama?” è come lanciare un sasso in uno stagno e aspettarsi che torni indietro con la risposta perfetta incisa sopra.

Meglio chiedere: “Qual è l’energia tra me e questa persona?” oppure “Come mi sto relazionando a lui/lei?”

3. “Cosa pensa di me?”

Motivo: I tarocchi parlano con te, non per qualcun altro.
Sì, possono darti spunti sull’energia tra te e un’altra persona, ma non sono un microfono nella testa altrui.

Le carte non sono una spia segreta. Inoltre, questo tipo di domanda ti mette nella posizione passiva di chi aspetta una validazione esterna. E no, i tarocchi servono a potenziarti, non a renderti più insicura.

Meglio chiedere: “Perché mi interessa così tanto sapere cosa pensa?” oppure “Come posso comunicare meglio con questa persona?”

4. “Cosa devo fare?”

Motivo: Questo tipo di domanda sembra utile… ma è troppo generica e rischia di deresponsabilizzarti.


I tarocchi non decidono al posto tuo. Ti mostrano opzioni, riflessioni, specchi. Ma la scelta è sempre tua, cavolo!


Fidati, lo so, a volte vorresti che una carta ti dicesse “prendi quel treno”, “molla il lavoro”, “dichiara il tuo amore”. Ma no. Non funziona così.

Meglio chiedere: “Quali sono le possibili conseguenze di questa decisione?” oppure “Cosa blocca il mio agire in questa situazione?”

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Occhio alle domande fatte “per controllo”

C’è un altro tipo di domanda che spesso si infiltra in modo subdolo: quelle che sembrano innocenti, ma in realtà nascondono un bisogno compulsivo di controllo.

Tipo:

  • “E se faccio così, lui torna? E se invece faccio colà?”

  • “Come reagirà se gli scrivo domani alle 14:05?”

  • “Quante possibilità ho su una scala da 1 a 10 che ottenga quel lavoro?”

Queste domande non sono sbagliate, eh, ma spesso nascono dalla paura. Dal desiderio di controllare ogni minimo dettaglio per non soffrire.

Il problema è che il controllo e la crescita interiore viaggiano su strade opposte.

Ti capisco, per carità, ci sono momenti in cui si è confusi, impauriti, stanchi.

Però più ti aggrappi a queste domande, meno lasci spazio al potere trasformativo dei tarocchi.

Un consiglio personale (e un aneddoto un po’ buffo)

Una volta, anni fa, ho fatto una lettura su una storia d’amore che non mi faceva dormire. Ero distrutta, confusa, boh… in tilt totale.

Ho fatto le carte e ho chiesto: “Tornerà con me prima di Natale?”. La risposta fu un bel Tre di Spade.


Ci sono rimasta malissimo.

Mi sono detta: “Ecco, è finita”.

E invece…


Due settimane dopo abbiamo parlato, ci siamo chiariti, e no, non siamo tornati insieme, ma è stata una liberazione.

Se avessi fatto una domanda diversa, tipo “Cosa sto imparando da questa relazione?”, probabilmente avrei capito prima tante cose.

Lo dico perché, a volte, è più utile farsi la domanda giusta che ricevere la risposta perfetta.

Ok, ma quindi… che tipo di domande sono utili?

Ah, qui si apre un mondo.


Per fortuna ho scritto un altro articolo proprio su questo: Domande Potenti per Letture Significative.


Qui troverai esempi di domande aperte, riflessive, trasformative. Quelle che fanno davvero fare un salto alla tua consapevolezza. Che poi è un po’ il punto di tutto questo, no?

Alla fine ti dico che..

I tarocchi non sono lì per darti “la risposta giusta”. Sono lì per illuminare angoli bui, aprire possibilità, aiutarti a vedere con occhi diversi.


Quando li usi con rispetto – e con domande che lasciano spazio, invece di chiudere – allora sì, succedono cose belle.

Cose vere.

Ricorda: non è il futuro che conta, ma come ci arrivi.

E se proprio vuoi portarti qualcosa a casa da questo articolo, ecco qui un piccolo riassunto:

Riepilogo: domande da evitare ai tarocchi

  • ❌ “Quando accadrà X?”

  • ❌ “Mi ama?”

  • ❌ “Cosa pensa di me?”

  • ❌ “Cosa devo fare?”

  • ❌ “Quante possibilità ho che succeda X?”

  • ❌ Tutto ciò che nasce da ansia, controllo, bisogno disperato di certezze

✔️ Meglio puntare su domande che aprono, che esplorano, che ti riportano al centro.

Hai mai fatto una domanda “sbagliata” ai tarocchi?


O una che, col senno di poi, avresti riformulato?


Se ti va, raccontamelo nei commenti.

O scrivimi.

Che tanto, tra cartomanti, intuitivi e anime curiose… ci si capisce al volo.

A presto,


Evangeline ✨


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